• Recensione Prof.ssa Gabriella De Mejo Puppin

    Andrea Costa. Un piccolo nuovo Renoir che rinasce in Cadore, con l’occhio di chi ha visto e vissuto tanti sogni. Cieli, mari, acque, soli, chiese, paesaggi. Grandi orizzonti e liquidi occhi. Una volta un prestigioso amico mi disse che, magari senza saperlo (o forse lo sapeva benissimo), Andrea Costa non usava solo colorare, ma pure impostare sulla tela il disegno di base secondo la sezione aurea, frutto del supremo equilibrio dello spirito di geometria dei Greci. Mi sono fatta spiegare cosa intendeva dire. Significa che di due segmenti in somma fra di loro, quello piu’ lungo sta in proporzione al tempo stesso ( con brutta formula si dice che e’…