Recensione del Prof. Gemo Da Col

Scrive dell’artista il Prof. Gemo Da Col

Carisma dell’artista, “perla” vocata a diffondere gratificanti atmosfere, ma più scrigno da cui attingere preziosità di sensazioni, di emozioni, di sentimenti in un variegato ricco inusitato caleidoscopio di luminosità, di tinte in armonico, a volte intenso, dispiegarsi.

Lievi orizzonti, prospettive sull’infinito, che racchiudono spazi amorosi: da cui parlano con terso linguaggio minime umili creature, corolle squillanti, verdi pacificanti.

Dimore dell’uomo, talvolta come emergenti dalle acque in quieti conversari, presenza accattivante in intimità d’affetti in veste di solida calda umanità.

Cieli aperti, sfumati in tonalità variegate: accattivanti in vivace sorridente serenità; di quando in quando pregni d’intensa partecipazione nei fulgori del tramonto.

Vele che scorrono giocose di contro alle tenui striature venate di rosa e d’azzurro: quasi spirito palpitante cui urge il trascorrere verso nuovi lidi, nuovi attesi incontri.

Tronchi saldamente ancorati, profusione di verde, chiome generose, tenaci alle folate, arrendevoli alla carezza della luce; o nude dolorose braccia, tese verso l’alto, quasi grido d’angoscia, impetrazione di pietà.

L’animo, aduso alla contemplazione dell’aura che cinge di un tenero abbraccio il profilo delle Tre Cime stagliantesi sull’azzurro, invita a mirare come in un incantesimo fiabesco una ninfa sognante, avvolta in tenui iridescenze, protesa, cullata da una brezza carezzevole, in una ascensione gioiosa.